Il prete di Monteforte difende il principio costituzionale della libertร di culto, secondo Progetto Nazionale si tratta invece solo di far rispettare le regole. Dure le accuse del coordinatore dei Giovani Padani
Don Mario Costalunga, nel corso della predica, ha bacchettato chi ha firmato lo stop ai lavori al centro islamico di via dellโArtigianato a Monteforte perchรฉ secondo lui รจ un atto contrario ai principi costituzionali. Infatti il parroco ha riportato lโarticolo 19 che prevede la libertร di culto e ha affermato la sua duplice adesione al Vangelo e alla Costituzione italiana. Quando รจ necessario, secondo il prete, il principio della sovranitร popolare รจ un diritto come nel caso della chiusura dellโedificio postale.
Come si legge sulle pagine de LโArena, alla frase โogni cristiano รจ anche un buon cittadinoโ che allude allโincoerenza di chi dopo messa firma la petizione, il coordinatore del circolo Valdapone di Progetto Nazionale Alberto Speri ha risposto con toni duri. Non รจ messa in discussione tanto la libertร di culto quanto la mancanza di rispetto delle regole: non si vuole infatti che nel veronese si vengano a creare punti di raccolta non controllata di persone che non sono compatibili con le attivitร giร esistenti. E inoltre la richiesta di chiusura รจ stata avanzata dopo che sono emerse delle irregolaritร .
Non รจ stata quindi gradita lโinterferenza del parroco nella politica locale. Si riporta di seguito la dichiarazione di Vito Comencini, Coordinatore Provinciale del Movimento Giovani Padani di Verona, che si รจ sentito offeso dalle allusioni di Don Mario:
La parola coerenza il parroco non l'ha mai scomodata nel corso delle prediche festive, ma ha comunque fatto notare quella che secondo lui sarebbe stata una successione temporale singolare, ยซdi chi รจ venuto a messa e poi, fuori dalla chiesa, รจ andato a firmare contro la cosiddetta moscheaยป. Speri, perรฒ, non ci sta: ยซSono tre domeniche che poco o tanto si fa riferimento alla petizione: il parroco รจ un giusto punto di riferimento, ma la politica va lasciata fuoriยป. ยซMi infastidisce che sia stata creata una relazione tra messa e petizione: la chiesa รจ la casa di tutti e le firme non c'entrano niente perchรฉ chiunque poteva firmare a prescindere. Lo ribadisco, nessuno si รจ mai sognato di contestare la libertร di cultoยป. Con la seguente intendo rispondere alle sciocche ed ignoranti dichiarazioni del parroco di Monteforte D'Alpone monsignor Mario Costalunga nei confronti dei cittadini che hanno firmato la petizione della Lega Nord contro la costruzione di una moschea a Monteforte. Credo che dette affermazioni dimostrino innanzitutto una certa arroganza e superbia, da parte di chi invece di insegnare correttamente la dottrina cattolica, si preoccupa di dare lezioni di diritto costituzionale. Ciรฒ che รจ evidente perรฒ in realtร รจ che il monsignore non conosce e ha letto velocemente la Costituzione Italiana, ma รจ semplicemente ricco della presunzione di chi vorrebbe conoscerla ed insegnarla. La Costituzione infatti all'art.8 comma 2 dice che "Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano" e al comma 3 "i loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze". Ebbene la comunitร islamica in Italia ed in particolar modo l'Unione delle Comunitร Islamiche d'Italia non ha mai stipulato alcuna intesa con lo Stato Italiano, perchรฉ evidentemente non riconosce nรฉ la laicitร dello Stato, nรฉ la libertร di culto delle altre religioni, nรฉ tanto meno lo Stato Italiano in sรจ. Questa ignoranza di Don Mario ci preoccupa e per questo come Movimento Giovani Padani gli consegneremo una copia della Costituzione Italiana affinchรฉ possa venire a conoscenza di ciรฒ che realmente c'รจ scritto. Inoltre lo invitiamo a dimostrare rispetto per tutti i cristiani perseguitati nel mondo dal fondamentalismo islamico, la gente che viene ammazzata e le chiese che vengono bruciate o trasformate in stalle in Libia, in Iraq, in Nigeria ecc.. Ci sono sacerdoti e vescovi che lร resistono sul campo difendendo la propria fede anche a costo della vita. Si tratta di soldati di cristo che hanno innanzitutto a cuore il destino dei propri fedeli e non di chi vorrebbe venire a casa nostra a comandare, distruggendo le nostre tradizioni, la nostra cultura e la nostra religione. Il monsignore in questione invece preferisce farsi beffa delle preoccupazioni dei propri fedeli, rimproverandoli dal proprio pulpito, per avere espresso con quelle firme la loro preoccupazione per le nostre terre da secoli abitate dai cristiani. Vada a vedersi il film "Cristiada" Don Mario ed impari dal coraggio e l'eroismo dei cristieros e poi se ha il coraggio si proponga come volontario per andare in Libia o in Iraq ad aiutare i cristiani lร . Noi stiamo con i cittadini e con le loro preoccupazioni. Don Mario vada pure a fare l'imam se non si sente piรน una guida spirituale del cattolicesimo.
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